Il mondo occidentale ha contribuito in maniera particolare allo sviluppo dei viaggi. Se una volta si viaggiava per scoprire (e conquistare) terre nuove e per commerciare, oggi si viaggia non solo per fare affari, importare ed esportare merci, ma anche per divertimento e per conoscere usi e costumi diversi da quelli a cui siamo abituati.
I primi a permettersi in dose massiccia spostamenti interni e a lunga distanza sono stati gli statunitensi ma, a partire dagli anni Sessanta, anche europei, canadesi, australiani e giapponesi non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di muoversi al di fuori dei propri confini. I moderni mezzi di comunicazione, sicuri e capaci di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza, i mezzi informatici, che permettono di muoversi senza portare con sé denaro sonante e il fatto di poter accedere facilmente a indicazioni e guide online prima di partire, hanno reso il viaggio qualcosa di accessibile a tutti. Anzi, possiamo affermare che il viaggio nell’era attuale è diventato quasi un must.
Tuttavia, ciò che non tutti sanno, è che esiste un comportamento a cui il viaggiatore deve attenersi, sia durante il tragitto che una volta giunti a destinazione. Il viaggio può essere affrontato con diversi mezzi, ognuno dei quali ha delle regole ben precise. E, visto che le persone che viaggiano in un anno sono circa cinque miliardi, una cifra pari all’intera umanità, è diventato più che mai necessario una condotta responsabile durante il percorso e ovunque ci si trova.
Per saperne di più leggi Le 10 regole del viaggio ideale, Gruppo Armenia Editore.
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