I dispetti di Nedim

Le guerre jugoslave sono state una serie di conflitti armati che hanno coinvolto diversi territori appartenenti alla Repubblica Socialista Federale tra il 1991 e il 1995, causandone la dissoluzione.
Mentre la guerra infuriava in Croazia, la Bosnia-Erzegovina, formata da tre diverse etnie (Bosniaci, Serbi e Croati) era in una situazione di pace momentanea e "artificiale", in quanto le tensioni etniche erano pronte a esplodere.

La guerra che ne derivò fu sicuramente la più complessa e sanguinosa guerra in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Sarajevo venne assediata dalle truppe serbo-bosniache per ben 43 mesi. Nel settembre del 1993 erano ben 35.000 gli edifici e le strutture cittadine distrutte, tra cui ospedali, industrie, la sede della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, ministeri, sedi di media e giornali, la Biblioteca Nazionale, nonché migliaia di abitazioni.

In questo clima Nedim, un bambino bosniaco di dieci anni, riesce a fuggire da Sarajevo assieme alla sua famiglia e a riparare in Italia.
Pur conoscendo tre lingue, i genitori, sollecitati dalle insegnanti, affidano Nedim a una giovane insegnante privata, affinché il bambino impari anche l'italiano. E' la fine della serenità per il vivace e irrequieto Nedim: i pomeriggi dovrà trascorrerli con Angela anzichè giocare, mangiare, andare in bicicletta e... fare shopping!
Tra alti e bassi, momenti di odio e di amore, Nedim riuscirà infine ad accettare la presenza della sua insegnante. Ma sarà troppo tardi...
Una storia divertente per bambini di tutte le età.

L'immagine di copertina è dell'illustratrice torinese Chiara Gobbo.